Un pò di tempo fa, io e la mia amica Debby, che parliamo sempre di cose leggere, ci stavamo chiedendo come sia possibile che le giornate, le settimane passino e noi non riusciamo mai a ritagliarci del tempo, fare quello che vorremmo, che si tratti di una camminata, un caffè con le amiche, il corso di danza del ventre. Possibile che ci sia sempre qualcosa di urgente? Possibile che ci sia sempre qualcosa di più importante di noi? Siamo cresciuti con il motto " prima il dovere e poi il piacere", ma in un mondo in cui tutto va veloce 24 ore su 24, quando finisce il dovere e inizia il piacere? Se non esiste una giusta ripartizione tra tempo libero, lavoro , sonno, in una settimana, come possiamo pretendere di riuscirci in quell'unica giornata "libera" che abbiamo in cui lavatrici, spesa, pulizie di casa, animali domestici, figli o nipoti e chi più ne ha più ne metta, hanno sempre la precedenza su di noi. E noi? Dove siamo? Quando arriva il nostro turno? Me lo chiedo non solo perchè lo vivo sulla mia pelle tutti i giorni e lo riscontro nei discorsi con le amiche, ma anche con le donne che incontro in studio. Quando pensavo allo studio, in passato, me lo immaginavo come un luogo caldo e accogliente, in cui ci si potesse sentire liberi di mollare la presa. In quei 90 minuti, il mondo rimane fuori. In tante hanno mal di schiena, altre gambe e piedi pesanti, ma la parte in cui soffrono maggiormente sai qual è? LA TESTA. Hanno la testa piena. Così piena che anche con un massaggio a volte non riescono a mollare la presa, pensano a cosa dovranno fare dopo che usciranno, cosa preparare per cena, che devono correre dai genitori anziani. E tutte , tutte, tutte, mi portano il bisogno di staccare la spina, di avere un momento per loro, che vorrebbero ritagliarsi del tempo ma non ci riescono. Ecco allora che , siccome io per prima sperimento la frustrazione di non riuscire ad avere tempo PER ME, che insieme alla mia amica Debby, le pensiamo tutte, ci chiediamo come fanno le super donne sui social, ad essere impeccabili alle 5 del mattino mentre noi ci alziamo con la saliva ai lati della bocca, i capelli scompigliati e inciampiamo nel gatto mentre andiamo a fare la pipì. E se invertissimo lo schema? Se abbiamo constatato che fare tutto prima per sperare di avere tempo e forze per noi stesse, non ha funzionato, se facessimo l'esatto contrario? Ovvero prima di tutto, anche solo due volte la settimana, come prima cosa da fare c'è la passeggiata che ci piace tanto o il corso yoga, ascoltare quel podcast che ci fa bene, prepararci con cura prima di preparare il resto. Solo a dirlo mi sembra impossibile, è faticoso cambiare le abitudini, è faticoso invertire la rotta. A volte non ci sembra possibile nè vero. E le persone intorno? I nostri familiari cosa diranno? Che siamo diventate matte, egoiste, che non siamo più le stesse. Per esperienza posso dire una cosa: forse non tutti ci capiranno ( e va bene così) forse chi è abituato ad averci sempre lì all'inizio punterà i piedi, avrà qualcosa da ridire, ma alla fine , se ci vuole bene, capirà. Perchè tutto questo non farà bene solo a noi, ma anche alle nostre relazioni. Ti lascio con queste domande: Sei soddisfatta del tempo che ti dedichi? Riesci a fare tutto quello che vorresti? Ti sentiresti in colpa o egoista?
Un caro saluto
Nicole
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