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Il tuo bisogno del momento

  • nicolesoncini
  • 26 nov
  • Tempo di lettura: 4 min

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Qualche giorno fa, sui social, ho fatto un sondaggio. La domanda era: “Qual è il tuo bisogno del momento?” Ho chiesto di scegliere tra diverse opzioni ed i risultati più gettonati sono stati:

  1. Rallentare e riposare

  2. Riscaldarmi: ho sempre freddo

  3. Arrivare a Natale non esaurita/o


È da questo che prendo spunto oggi per il blog, per parlare a tutte quelle persone che hanno bisogno di fermarsi, riattivarsi e anche recuperare le energie perse.

Tutti noi corriamo continuamente, le nostre vite sembrano destinate a una corsa folle.


Peccato che il nostro corpo non sappia che sta arrivando il Natale, e peccato anche che il 50% delle cose per cui corriamo o ci preoccupiamo (ovvero ce ne occupiamo prima che arrivino) non siano realmente così importanti.


Così voglio fare una riflessione insieme a te: ci riempiamo la vita di cose da fare, perché il silenzio e il non essere attivi ci spaventano? Ci hanno insegnato che dobbiamo essere produttivi, impegnati fin da piccoli, che il solo desiderio di stare a galla e godersi il mare non basta. Ci vuole qualcosa di più.


Ed ecco che corriamo, mettiamo gli altri sempre davanti a noi e finiamo per non avere più energie, perché la batteria non si ricarica mai al 100%.

Dopo questa precisazione, però, mi viene anche da dire che vi capisco quando mi dite che non vi potete realmente fermare, che è un momento pieno, che lavorate con il pubblico e a Natale vi viene chiesto di esserci per gli altri ma non per voi e le vostre vite. Vi capisco quando dovete portare avanti da soli la baracca e magari ci sono pure figli che dipendono da voi.


Ma il punto non è eliminare tutte le cose che ci impediscono di dedicarci a noi stessi: certe responsabilità ce le siamo scelte e, come tali, vanno bene così. Il punto è attuare delle strategie per affrontare i momenti più stretti dell’imbuto, che per molti corrispondono alla fine dell’anno.

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Qui di seguito ti darò alcune dritte per fronteggiare questo momento ed arrivare al 31 dicembre 2025 con un briciolo di risorse fisiche e mentali in più. Sono un mix di ayurveda, ma anche di cose che ho imparato da sola.


  • Nei momenti di difficoltà dobbiamo essere disciplinati. So bene che la prima cosa che viene da fare è abbandonare tutte le buone abitudini che ci siamo conquistati con fatica: smettiamo di andare a camminare, in palestra o di muoverci perché siamo troppo stanchi. Mangiamo velocemente, curando poco la nostra alimentazione, finendo in un circolo vizioso per cui abbiamo sonno e poche energie, anche e soprattutto a causa dei cibi pesanti e poco nutrienti che assumiamo.

Diventa fondamentale organizzarsi, cucinando alla sera o nel giorno libero cibi che fanno bene alle nostre cellule.

  • Guardiamo la televisione o i social fino a tardi perché ci distraggono, quando potremmo andare a letto molto prima e svegliarci riposati. L’ayurveda consiglia di alzarsi entro le 6 e andare a dormire entro le 22. Una cena leggera per non appesantire e spegnere il fuoco digestivo. Quando rientri a casa, ti consiglio di spegnere il telefono e non guardarlo più fino alla mattina seguente.


  • Gli oli essenziali, specialmente se nebulizzati nei momenti di maggiore stress, sono un alleato importante per dare al nostro sistema nervoso centrale calma e concentrazione (sì, anche se lavori in cassa da Tezenis o alla Coop, puoi chiedere di andare in bagno e riprendere fiato per tre minuti). Lavanda, litsea, verbena, melissa, lemongrass e cannella aiutano a riconnetterti e donano una sferzata di energia.


Puoi creare uno spray con 80 ml di acqua, 20 ml di alcol e 10 gocce di ogni olio essenziale, da portare sempre con te. Al bisogno, lo nebulizzi sui vestiti.


  • Quando vai a letto, tieni i reni caldi: scalda un cuscino di noccioli in forno oppure prendi una vecchia maglia di lana e appoggiala nella zona lombare per tutta la notte.


  • Le spezie nei cibi e gli infusi di erbe aiutano a riscaldare l’organismo e a non disperdere calore: zenzero, cannella, curcuma, pepe nero, cumino, chiodi di garofano. Chi soffre il freddo disperde moltissima energia. Porta con te un thermos al lavoro con dentro la tua tisana riscaldante preferita e, quando cucini, ricordati di inserire le spezie nei piatti.

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Ecco la mia ricetta per quando ho poco tempo ma voglio mangiare bene:

Metto a soffriggere cipolla, sedano e carota con olio di oliva, aggiungo curcuma, pepe, zenzero. Quando sono dorate, aggiungo una patata a cubetti, le coste del cavolo nero (tenendo da parte le foglie) e le lenticchie. Lascio andare per qualche minuto.

Aggiungo brodo vegetale o acqua calda e copro il tutto, facendo cuocere a fuoco basso per un’oretta. A parte cuocio il grano saraceno (ricordati di sciacquare sempre i cereali prima di prepararli).

Quando la zuppa è pronta, spengo e aggiungo a crudo le foglie tagliate del cavolo nero. Lascio per 5 minuti tutto così, dopodiché aggiungo olio, pepe, peperoncino e due cucchiai di grano saraceno.

Una zuppa nutriente, riscaldante e buonissima anche il giorno dopo.


Queste sono le considerazioni più importanti che mi sono venute in mente, se vuoi condividere con me la tua esperienza o hai bisogno di un consiglio ayurvedico personalizzato puoi scrivermi e sarò felice di risponderti


Un caro saluto

Nicole

 
 
 

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