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Solstizio d'estate e giorni magici

  • nicolesoncini
  • 20 giu
  • Tempo di lettura: 4 min


  Mi piace pensare che ci siano momenti dell'anno in cui simbolicamente il sole, ovvero la luce, vince sul buio. Uno di questi momenti, è sicuramente il solstizio d'estate, nei giorni che vanno dal 21 al 24 giugno, e mi piace pensarlo soprattutto in questo periodo storico, in cui c'è bisogno di luce, chiarezza mentale, bontà.

Il 21 giugno segna l'inizio dell'estate nell'emisfero boreale con il solstizio, ovvero il giorno più lungo dell'anno, in cui Sole raggiunge il punto più alto nel cielo regalando maggior numero di ore di luce. Questo fenomeno è legato all'inclinazione dell'asse terrestre ma da un punto di vista simbolico, per molte tradizioni popolari viene visto come un momento di rinascita, abbondanza.

 Spesso gli eventi nel calendario pagano e quello cristiano si sovrappongono, ecco che qualche giorno dopo il solstizio d'estate, si festeggia il santo che battezzò Gesù, nella notte più corta dell'anno, nel momento in cui la luce solare vince le tenebre. Si festeggia infatti San Giovanni Battista, nel giorno della sua nascita, 24 giugno.

Una coincidenza importante è che molte piante raggiungono il loro massimo potere balsamico tra il 21 e 24 giugno.  Sebbene queste tradizioni popolari vengano ritenute obsolete, alla loro base si ritrova una grande conoscenza della fitoterapia ed un buon utilizzo delle proprietà delle piante. Molti non lo sanno ma ogni pianta è legata ad un pianeta che esprime il suo massimo potere in un orario preciso ed in un giorno della settimana. Quello è il momento ideale per raccogliere e lavorare la pianta affinché sprigioni nelle preparazioni tutte le sue proprietà benefiche

Tra le erbe che in questo periodo raggiungono il loro apice balsamico troviamo proprio l'iperico chiamata erba di San Giovanni, inoltre troviamo anche lavanda, melissa e tante altre. Nella notte di San Giovanni, che avviene il 23 giugno, è tradizione popolare in diverse culture, fare riti magici di buon auspicio, come falò e l'acqua aromatica.




L'acqua di San Giovanni è carica di energie benevole, può essere usata al mattino per lavarsi il viso, data da bere a piante ed animali. Le piante della tradizione riportate nei testi erboristici sono:

  • Iperico : detto anche "Erba di San Giovanni" o scacciadiavoli per via del colore rosso che rilascia se spremuto o lasciato in infusione. E' antinfiammatorio e cicatrizzante della pelle. Lo si raccoglie tra il 22 e 23 giugno nel periodo in cui il sole è al suo massimo apice e si può creare un oleolito con le sommità fiorite che vengono lasciate macerare in olio di girasole per 21 giorni. Al termine del periodo l'olio viene filtrato ed avrà il colore rosso tipico dell'iperico. Potrete usarlo per unguenti o puro su punture di insetto, ferite per cicatrizzare meglio. L'iperico è un potente anti depressivo, se chiedete al vostro erborista di fiducia vi saprà consigliare in che formula assumerlo.


  • Lavanda: Riequilibra e armonizza il sistema nervoso, è efficace contro l'insonnia. Dona senso di protezione e apre il cuore. Aiuta la pelle, rinfresca, lenisce gli arrossamenti. In Romagna per festeggiare San Giovanni si tiene un mazzetto di lavanda come buon auspicio sulla porta di casa


  • Verbena: fresca, riequilibra l'umore, rende attivi e cordiali. E' la pianta della comunicazione, di tutti coloro che parlano in pubblico o per lavoro creano contatti e viaggiano Consigliata in caso di apatia e stanchezza mentale


  • Alloro: Stimola l'intuizione, porta chiarezza mentale, aiuta a prendere decisioni importanti, a vedere le cose da un punto di vista differente


  • Salvia: crea un'atmosfera calda e rilassata, aiuta la creatività e la capacità di espressione. Aumenta la capacità di creare ed è l'olio prediletto dagli artisti


  • Artemisia: pianta scacciamali, sacra alla dea Artemide, dea della caccia e delle foreste, delle nascite, è la pianta dell'Assenzio. Porta calma e sostegno nei momenti difficili, favorisce la digestione ed aiuta in caso di dolori mestruali. Ha funzione diuretica e libera dallo stress

  • Melissa: Ricorda la verbena ed il lemongrass ma non è nessuna di loro, ha un profumo citrato che calma il sistema nervoso. Aiuta durante la menopausa, dona senso di protezione e calma le emozioni forti. Raggiunge il suo massimo potere balsamico durante il solstizio


Queste sono le erbe che nelle tradizioni popolari venivano usate per creare l'acqua di San Giovanni, tuttavia come in molti rimedi vibrazionali, quello che è importante è l'intento. Quindi il mio consiglio non è di cercare a tutti i costi le erbe qui sopra descritte, ma di creare l'acqua con le erbe ed i fiori che trovate per poi caricarla di tutte le intenzioni benevole che avete dentro di voi. Se avete una fonte d'acqua vicina potete usare quella, ma anche l'acqua del rubinetto, che verrà trasformata grazie al vostro intento ed alle erbe che inserirete. Preparatela il 23 giugno al mattino e lasciatela in una bacinella al sole e alla luna per poi usarla il 24 mattina quando vi sveglierete

Anche i più scettici potranno beneficiare del benessere che un'acqua aromatica dona anche solo per la sua bellezza e per il suo profumo


Sempre durante le giornata del 23-24 giugno si raccoglie l'iperico, pianta dedicata a San Giovanni. Se volete fare un oleolito che vi potrà servire in caso di irritazioni e scottature della pelle potrete raccogliere i fiori quando il sole sarà alto verso le 12 e mettere a macerare per 21 giorni in olio di girasole i fiori della pianta. Passati 21 giorni l'olio avrà acquisito il tipico colore rosso di questa erba e potrà essere usato in caso di infiammazioni, herpes, prurito, scottature solari o anche accidentali per evitare la formazione di cicatrici





 
 
 

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