Radici forti per volare
- nicolesoncini
- 10 apr
- Tempo di lettura: 3 min

Respiriamo l'aria e viviamo aspettando primavera cantava Marina Rei in una delle sue canzoni più famose. Ed in effetti la luce del sole, le giornate all'aperto, l'aria freschina ma nemmeno troppo, le gemme sugli alberi ed i primi fiori,ci fanno pensare che qualcosa di nuovo è nell'aria. Non so tu, ma io spesso ho avuto paura dei cambiamenti, e sebbene sappia che sono necessari, forse per il modo in cui arrivano, non mi piacciono granchè.
Sì, perchè arrivano all'improvviso e forse non siamo mai veramente pronti per i grandi cambiamenti che ci aspettano. Però quando arrivano, siamo destinati a farci travolgere, che ci piaccia oppure no. Ed una volta che la tempesta è terminata, oltre a non essere più le persone che eravamo prima, ci chiediamo dove abbiamo preso le forze, le risorse, la capacità di fronteggiare determinate situazioni. Forse queste energie sono sempre state dentro di noi ma erano latenti? Io credo che dentro di noi esista una garndissima capacità di rinnovarsi, che esce fuori nei momenti in cui dobbiamo per forza farci carico di qualcosa. Certo, se avessimo potuto scegliere magari certe esperienze nemmeno le avremmo volute affrontare, ma la vita a volte ti capita e l'unica cosa che è in nostro potere è come decidiamo di agire: se lasciarci ribaltare completamente o se trovare le risorse per fare quello che possiamo in quel preciso istante. Tornando alle energie sopite, mi viene da pensare che stiano in letargo, come in un lungo inverno, in cui fuori sembra che non succeda nulla, gli alberi sono spogli, piove continuamente. Ma dentro si stanno mettendo radici profonde. Perchè le radici? Perchè senza radici non si vola diceva Bert Hellinger, ed a me questa frase piace tantissimo. Perchè per poter volare, prima c'è bisogno di un lungo inverno, di spogliarci completamente di quello che siamo per poi mettere gemme, foglie, fiori e frutti nuovi. Ma sopratutto secondo me c'è bisogno di radici forti, quelle che ci tengono ancorati a terra anche quando fuori ci sono lampi e grandine, quelle radici che ci mantengono dritti anche quando arriva il vento forte. Queste radici sono la nostra fiducia profonda. Non tanto nella vita ma nelle nostre capacità: restare ancorati anche quando il mondo fuori ci impone cambiamenti è l'ancora di salvezza, perchè qualsiasi cosa accadrà, la nostra resistenza non dipenderà dagli agenti esterni, ma dalla nostra forza, dalle nostre radici, dalla nostra capacità di adattarci a quello che la vita ci chiede. E' facile? NO. E' doloroso? Assolutamente si. Nessun cambiamento importante arriva senza versare lacrime, sudore, fatica. E dove le prendiamo le risorse? Dentro di noi, nutrendo più possibile le radici. Come? lavorando su noi stessi, sentendoci meritevoli di vivere, nutrendoci di pensieri alti, circondandoci del bello, di persone equilibrate. Eh beh, la fai semplice tu ehhh. Bei pensieri, gratitudine, tutte cavolate dirai, fosse facile. Ora però ti faccio una domanda: non evolversi mai, non chiede ugualmente un prezzo alto da pagare? Se tutte le energie che impieghiamo nel lottare contro qualcosa o qualcuno le usassimo per liberare la nostra capacità di adattamento? Se le usassimo per fluire con la vita anche quando siamo incavolati neri con lei? Se liberassimo le energie che ci tengono ancorati al passato per andare incontro a ciò che la vita ci sta chiedendo? Perchè poi si rischia una cosa: l'albero anzichè piegarsi e fluire, si spezza. Le occasioni che la vita ci porta arrivano davanti e non le sappiamo più vedere, finendo per restare sempre uguali a noi stessi, disillusi, incapaci di vedere nuovi fiori, nuoce opportunità, nuova vita
Cosa ne pensi? Ti lascio di seguito la copertina del libro di cui parlavo prima, che si chiama appunto senza radici non si vola, che a me ha aiutato tantissimo.

Parla di costellazioni familiari, non so se ne hai già sentito parlare. In ogni modo credo che sia il primo libro, forse quello più importante per capire le relazioni familiari e gli irretimenti che spesso si creano all'interno di un nucleo familiare. Senza radici non si vola, significa che solo conoscendo da dove veniamo, cosa è successo prima di noi nella nostra famiglia, possiamo non ripetere più schemi, errori e situazioni del passato. Perchè sennò si corre il rischio di ripetere generazione dopo generazione gli stessi schemi , mettendo in moto una spirale da cui sembra impossibile uscire. Come spesso accade, a mio avviso, l'unico modo per spezzare certe catene, è raccontare la verità, dare ad ognuno il dirittto di raccontare la propria e creare nuovi modi di fare famiglia.
Se le mie riflessioni ti sono piaciute o ti hanno suscitato una risposta ti leggo volentieri nei commenti o puoi scrivermi in privato
Ci sentiamo il prossimo mese per un nuovo post del blog
Un caro saluto
Nicole
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